Imposta sul reddito delle persone fisiche

Vantaggi fiscali anche in caso di smart working per i lavoratori “impatriati”.

© Photo: Freepik

Come è noto, il regime degli impatriati è stato oggetto di varie modifiche che riguardano i lavoratori dipendenti e autonomi che rientrano in Italia a partire dall’anno 2024. 

 

In linea di massima, le agevolazioni sono ora più sfavorevoli di quelle precedenti. 

 

Un aspetto positivo è la possibilità di beneficiare dell’agevolazione anche se l’attività lavorativa svolta al rientro, è esercitata prevalentemente o esclusivamente in smart working. Questo vale anche se il lavoratore presta l’attività lavorativa in Italia a favore dello stesso soggetto presso il quale è stato impiegato prima del trasferimento. Il requisito minimo di permanenza all’estero è stato in questi casi innalzato. 

 

Panoramica e requisiti:

a) Rapporto di lavoro con un nuovo datore di lavoro: si applica la disposizione generale secondo cui è necessaria una permanenza minima all’estero di tre periodi d’imposta;

b) Rapporto di lavoro con lo stesso soggetto oppure con un soggetto appartenente al suo stesso gruppo per il quale il lavoratore è stato in precedenza impiegato in Italia: è necessaria una permanenza all’estero di almeno sette periodi d’imposta.

c) Rapporto di lavoro con lo stesso soggetto oppure con un soggetto appartenente al suo stesso gruppo per il quale il lavoratore non è stato in precedenza impiegato in Italia: è necessaria una permanenza all’estero di almeno sei periodi d’imposta.

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